NOTES

Caleido intervista Piermattia Cribiori di Atelierzero

Caleido intervista Piermattia Cribiori, Architect & partner di Atelierzero, giurato di MM Award 2023. Benvenuti in Caleido, diario d’ispirazione che contiene molte storie: di persone creative, di tendenze, di viaggi, di oggetti. / Leggi qui l’Editor’s letter

Diario di: @atelierzero

Courtesy by Piermattia Cribiori
1. Se dovesse stilare un manifesto di Atelierzero, a cosa darebbe importanza? In che modo sta evolvendo il modo nel quale le persone interagiscono con le loro case?

Design autentico: Siamo convinti che l’architettura debba essere autentica e rappresentare il carattere e la personalità dei clienti, nonché il luogo in cui si trova il progetto. Ci impegniamo a creare design personalizzati che siano fedeli alle esigenze dei nostri clienti e al contesto in cui lavoriamo.

Materiali naturali: Ci impegniamo a lavorare con materiali naturali come legno, marmo, pietra e cemento, poiché crediamo che siano in grado di trasmettere una sensazione di calore, comfort, qualità e unicità. Inoltre, questi materiali sono sostenibili e duraturi, il che significa che i nostri progetti saranno durevoli nel tempo.

Sperimentazione: Siamo appassionati della sperimentazione e cerchiamo sempre di esplorare nuove tecniche e materiali.

Approccio architettonico: Non siamo decoratori, ma architetti. Il nostro approccio al progetto è di tipo architettonico e consideriamo ogni progetto come un’opportunità per creare un design significativo e funzionale. Ci preoccupiamo del modo in cui gli spazi interagiscono tra loro e con le persone che li utilizzano.

Collaborazione: Crediamo che la collaborazione sia fondamentale per creare un buon design. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti e con i nostri collaboratori per garantire che ogni aspetto del progetto sia realizzato con la massima attenzione ai dettagli e al servizio del cliente.

Sostenibilità: Siamo impegnati nella creazione di design sostenibili che siano duraturi, rispettosi dell’ambiente e della salute delle persone. Cerchiamo di utilizzare materiali sostenibili, ridurre l’impatto ambientale dei nostri progetti e promuovere la salute e il benessere delle persone attraverso il design.

Courtesy by Piermattia Cribiori
2. Quali sono i macro-trend dell’interior design contemporaneo che un architetto deve tenere in considerazione nel proprio lavoro progettuale?

Sostenibilità: l’interior design sostenibile è diventato un tema centrale, con l’uso di materiali naturali e riciclabili e la riduzione del consumo energetico.

Personalizzazione: i clienti cercano sempre di più soluzioni che rispecchino il loro stile personale e le loro esigenze funzionali.

Tecnologia: la tecnologia è sempre più presente negli interni domestici, con soluzioni per l’automazione domestica, l’illuminazione intelligente e la gestione energetica.

Connettività e flessibilità: la connessione tra spazi interni tra interno ed esterno è sempre più importante, con l’uso di pareti scorrevoli, vetrate panoramiche e accessi diretti al giardino o al balcone.

Courtesy by Piermattia Cribiori
Courtesy by Piermattia Cribiori
3. Le sarà capitato di entrare in un ambiente e provare disagio. Qual è l’aspetto che la disturba maggiormente di un interior? In che modo presta attenzione a tale aspetto nei suoi progetti?

Si, mi è capitato di entrare in ambienti che mi hanno causato disagio, spesso a causa di una cattiva combinazione di colori o di un’errata disposizione degli elementi all’interno dello spazio. Inoltre, ambienti troppo caotici o eccessivamente decorati senza una volontà o un’idea che tenga insieme il tutto possono risultare disturbanti per la mia percezione.
Nel nostro lavoro, prestiamo molta attenzione all’armonia complessiva dell’ambiente e alla giusta combinazione di colori, materiali e forme, cercando di creare un’atmosfera confortevole e accogliente. Inoltre, cerchiamo di evitare dettagli superflui o eccessivamente elaborati, concentrandoci sulla funzionalità e sulla semplicità delle forme. Infine, ci preoccupiamo di creare spazi ben organizzati e razionali, dove ogni elemento è posizionato con cura e in modo funzionale.

Courtesy by Piermattia Cribiori
4. Costruzione o ricostruzione: che rapporto ha con il vecchio? Quali sono gli elementi che la affascinano maggiormente? Qual è un progetto che rappresenta particolarmente bene questo rapporto? 

Gli elementi che mi affascinano maggiormente nei vecchi edifici sono la loro architettura e la storia che racchiudono, come ad esempio i materiali utilizzati, le forme e le proporzioni degli spazi. In particolare, mi piace cercare di mantenere e valorizzare i particolari architettonici originali dell’edificio, come ad esempio le cornici decorate, le pavimentazioni e i serramenti originali. Un progetto nel quale abbiamo cercato di valorizzare il rapporto tra il vecchio e il nuovo è All’Arco, ma se devo pensare ad un progetto che rappresenti al meglio questo concetto penso ai grandi maestri dell’architettura, come Carlo Scarpa ed il lavoro fatto per il museo di Castelvecchio a Verona.

Courtesy by Piermattia Cribiori
Courtesy by Piermattia Cribiori
5. Dalla scatola al contenuto, spesso progettate anche alcuni arredi da collocare nei vostri progetti. Quali sono gli aspetti che la affascinano maggiormente di questa doppia scala? C’è un arredo in particolare che le piacerebbe progettare?

Progettare gli arredi in parallelo con il progetto permette di creare un’esperienza coesa e integrata per gli utenti dello spazio. Inoltre, lavorare su entrambe le scale ti permette di considerare ogni dettaglio e garantire la massima cura nella progettazione.Non c’è un arredo in particolare che sia più affascinante di altri, poiché ogni arredo presenta le sue sfide e complessità. L’importante è capire come ogni pezzo si integra nell’insieme del progetto e come può contribuire a creare l’atmosfera desiderata nello spazio.

6. Il vostro website ha una sezione dedicata alla Library. Ce la racconta? Qual è l’importanza dell’immagine nel vostro lavoro? In che modo sta evolvendo il vostro rapporto con i contenuti visuali?

Le fotografie dei progetti realizzati hanno un ruolo fondamentale, poiché è attraverso queste che riusciamo a presentare il nostro lavoro. Tuttavia, è importante sottolineare che queste rappresentano solo una piccola parte di tutto il processo. Dietro ogni immagine c’è un lungo lavoro di ricerca, di sviluppo concettuale, di progettazione, di confronto e anche di scontro.

La sezione Library è una raccolta di immagini, schizzi, disegni e planimetrie che rappresentano parte del processo di ricerca e ideazione che sta alla base. Questo spazio ci consente di mostrare ai visitatori il nostro modo di lavorare e la nostra attenzione per i dettagli, oltre a presentare progetti che potrebbero non essere stati realizzati o che sono ancora in fase di sviluppo.

Courtesy by Piermattia Cribiori
7. Ha lavorato per lo studio d’architettura Kengo Kuma and Associates a Tokyo. Quali sono le forme progettuali che l’hanno arricchita maggiormente di quella esperienza?

Più che di forme parlerei di approccio e dell’importanza di una coerenza concettuale. L’architettura è una forma di comunicazione tra gli spazi e le persone che li abitano: ogni progetto deve partire da un’idea forte e chiara, un concept che diventa la base per la progettazione. È importante che ogni elemento progettato, ogni dettaglio, ogni materiale o colore, sia in sintonia con questo concept, in modo da creare un’esperienza sensoriale coerente e armoniosa.

8. Qual è il rapporto con la sua casa? In essa, qual è l’ambiente nel quale si sente maggiormente sé stesso? C’è un rituale legato alla sua casa che la fa stare particolarmente bene?

La mia casa è stata uno dei miei primi approcci all’architettura di interni ed è servita un po’ come banco di prova per sperimentare dettagli, materiali, e dimensioni. Credo che la casa non sia mai finita, ma che sia uno spazio dinamico che ha la capacità di evolversi e di cambiare con noi e devo dire che allo stato attuale ogni ambiente a suo modo mi fa sentire me stesso.

Non credo di avere un rituale particolare, però mi piace fantasticare guardando fuori dalla finestra, che sia la quiete della corte seduto al tavolo o lo sfrecciare delle auto dal letto.

Courtesy by Piermattia Cribiori
9. Come giudice di MM Award, che cosa si aspetta? Quali sono gli aspetti dei giovani progettisti che più la incuriosiscono?

Mi aspetto di confrontarmi con idee nuove e soluzioni che nascono da un diverso approccio generazionale. Gli aspetti che mi incuriosiscono di più sono la creatività, intesa come la capacità di pensare fuori dagli schemi per proporre idee innovative, la curiosità, ovvero la voglia e la capacità di scoprire e di approfondire gli argomenti e, infine, la coerenza.

10. Qual è un oggetto della sua casa al quale non rinuncerebbe mai? Qual è il ricordo legato ad esso? Ci manda una foto scattata da lei?

Se devo essere sincero mi piace avere oggetti per lo più funzionali e non ho qualcosa a cui non potrei rinunciare. C’è però un vaso che abbiamo preso durante un viaggio in Sudafrica da un artista locale che cattura sempre la mia attenzione e mi riporta, a suo modo, a ripensare ad un posto stupendo.

Courtesy by Piermattia Cribiori

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