NOTES

Caleido intervista Giulia Taglialatela

Caleido intervista Giulia Taglialatela, Stylist & set designer, giurato di MM Award 2023. Benvenuti in Caleido, diario d’ispirazione che contiene molte storie: di persone creative, di tendenze, di viaggi, di oggetti. / Leggi qui l’Editor’s letter

Diario di: @giulia_taglialatela

Courtesy by Giulia Taglialatela
1. Qual è il suo rapporto con la simbologia del design, ovvero il rapporto che ha con i pezzi iconici del design?

Sono figlia di collezionisti d’arte e di design. I pezzi storici abitano le nostre case fin da quando ero piccola. Si può dire che l’arte faccia parte del mio dna da sempre.

Courtesy by Giulia Taglialatela
2. Nel suo lavoro di stylist è costantemente circondata da oggetti. In che cosa consiste il valore di un oggetto? Che cosa la attira maggiormente?

Sono un’esteta, alla continua ricerca del bello… adoro i materiali sperimentali, le forme insolite e il colore. 

Courtesy by Giulia Taglialatela
Courtesy by Giulia Taglialatela
3. Manufatti arcaici, tecniche desuete, materiali “old school”. Qual è il suo rapporto con il vecchio, in un lavoro dove il nuovo è invece così tanto abbondante?

Le mie origini napoletane e la forte cultura dell’artigianato che abbiamo nelle nostre tradizioni, mi ha sempre fatto considerare “l’antico” come una vera e propria opera d’arte, sia per la sua storia sia per il processo di manifattura. Amo molto la contrapposizione dell’antico con il contemporaneo. Scelgo di inserire nei miei progetti sempre qualcosa di antico per dare carattere e aggiungere una nota fuori contesto.

Courtesy by Giulia Taglialatela
4. In senso provocatorio, c’è chi sostiene che l’interior design, tanto quanto il fashion design, sia diventato una mera questione di styling. Dove per styling si sottintende qualcosa di posticcio, transitorio, poco consistente. Cosa pensa di questa affermazione? In che cosa risiede il valore dello styling?

Lo stylist per me è colui che riesce ad avere una visione prima ancora che gli altri possano immaginarla. Ha un senso davvero spiccato delle proporzioni, dell’estetica e dell’iconografia che le immagini portano con sé. La bravura di uno stylist è principalmente raccontare attraverso l’unione, la selezione e la posizione degli oggetti una storia nascosta.

Courtesy by Giulia Taglialatela
Courtesy by Giulia Taglialatela
5. Parlando di ispirazione: dove prendono vita le sue composizioni progettuali? Ci sono dei rituali creativi che la aiutano a creare?

Ogni progetto è a sé. Il mio lavoro spazia e tocca più campi, quindi i rituali che ho per creare sono diversi. Si può dire che quello che accomuna un po’ tutto è sicuramente lo sviluppo di un moodboard iniziale. Attraverso dei punti chiave che rappresentano tema, brand, spazio raccolgo immagini che per colore, forma, concetto che interpretino per me l’obiettivo comunicativo richiesto.

Courtesy by Giulia Taglialatela
6. Come giudice di MM Award, che cosa si aspetta? Quali sono gli aspetti dei giovani creativi che più la incuriosiscono?

Nei lavori creativi è molto importante essere aggiornati e al passo con i tempi. I giovani sono da sempre una fonte di novità e nuovi punti di vista. Mi aspetto di confrontarmi per cogliere e incrementare la mia visione.

Courtesy by Giulia Taglialatela
Courtesy by Giulia Taglialatela
7. C’è un ambito creativo che deve ancora esplorare, o al quale vorrebbe dedicarsi maggiormente?

Ad oggi il nuovo trend del 3D, anche nel mondo dell’interior, è sicuramente la nuova frontiera. Mi piacerebbe molto poter approfondire e poter avere la possibilità di sperimentarlo.

8. Parte del suo lavoro comporta lo scouting di nuovi designer e artisti. Quali sono le caratteristiche che ricerca nei progetti degli emerging talent?

Personalmente amo molto la capacità dei nuovi talent di interpretare in maniera originale il trend del momento, invece di decodificare il “vecchio”.

Courtesy by Giulia Taglialatela
9. Pensando alle nostre case, attraverso i social network ne divulghiamo sempre più immagini, trasformandole dunque in una nuova estensione di noi stessi. Che rapporto ha con la sua casa?

La mia casa è lo specchio della mia persona.  Mura fine ‘800 e interni dal gusto classico di recupero. L’estetica è un connubio tra opere d’arte contemporanea, arredi moderni e iconici, con un tocco etnico che la rende senza tempo.

Courtesy by Giulia Taglialatela
10. Qual è un oggetto della sua casa al quale non rinuncerebbe mai? Qual è il ricordo legato ad esso? Ci manda una foto scattata da lei?

Senza dubbio i quadri. Le opere di Burri sono state tra le prime cose che ho portato con me, per mesi sono stati gli unici arredi del mio spazio.

Courtesy by Giulia Taglialatela

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