POSTCARD

Caleido postcard di Luca Arena

issue #29: remote summer

Caleido racconta il Diario di viaggio di Luca Arena, fotografo naturalista, in Islanda. Benvenuti in Caleido, diario d’ispirazione che contiene molte storie: di persone creative, di tendenze, di viaggi, di oggetti. / Leggi qui l’Editor’s letter

Diario di: @liuk_arena

Ph. Luca Arena
Ph. Luca Arena
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1. Se dovesse selezionare delle fotografie da incollare nel suo Diario estivo, chiamato “Remote summer” quali sarebbero? Ripensando a quando le scattò, che cosa la colpi? 

Ho selezionato queste 10 foto scattate in Islanda ad Agosto 2022 e che fanno parte del mio progetto The lagoon is not pink. L’Islanda ha circa 273 mila abitanti ma durante l’anno arriva ad accogliere, soprattutto nella stagione estiva, quasi 2 milioni di turisti. Sono numeri davvero importanti e l’ho trovata, in generale, un po’ sofferente perché siamo tanti e tutti la vogliamo vedere. Mi ha fatto impressione vedere bus di turisti guadare fiumi o anziane passeggiare in pantofole e copri scarpe in una valle con attività vulcanica ancora attiva. Ma sono riuscito a riempirmi il cuore anche di emozioni molto forti: ho pianto alla vista della mia prima aurora boreale, ad ogni tuffo in una piscina termale con acqua a 40° e alla vista di un cavallo che soffriva di solitudine e faceva di tutto per mettersi in mostra con noi. E sono felice di aver potuto visitare posti autentici dove vivono 11 abitanti e dove non esiste la proprietà privata – per come la intendiamo noi – con cancelli e divieti, dove i cani da guardia sono così docili da seguirti durante una corsa di 6 km nel fiordo più remoto e isolato d’Islanda e dove i residenti non si fanno problemi a mantenere le luminarie di Natale anche ad agosto, perché qui esiste un’unica grande stagione e forse non è il caso di far notare loro come noi scandiamo il nostro tempo frenetico.

Ph. Luca Arena
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2. Se si trovasse ora in quella precisa situazione, e dovesse inviare una cartolina, a chi la invierebbe? Che messaggio scriverebbe?

La invierei alla mia amica di lunga data Sara: un’antropologa e storica dell’arte con una cultura vastissima. Ha tantissime passioni, tra cui il postcrossing, un progetto che permette di ricevere e scambiarsi cartoline tra sconosciuti di tutto il mondo. Il suo IG è @sara.cyber_postcards! Quando viaggio, abbastanza spesso, per fortuna, non manco mai di mandarle almeno una cartolina. Scelgo sempre la cartolina che non vorrebbe ricevere nessuno, quella poco commerciale, un po’ brutta e fuori contesto ma in cui ritrovo un certo significato! Le scriverei qualcosa di questo tipo: “Sara, 11:30 del mattino, Agosto 2022. Sto entrando nella città di Akureyri, detta la Capitale del Nord. 19.642 abitanti all’ultimo censimento del 2022, ma in giro non ho incontrato anima viva. Chissà dove sono tutti. Sto ascoltando l’ultimo disco dei Belle and Sebastian e mi piace molto. Per quello che ho visto, l’Islanda è un Paese dove i bambini lasciano le biciclette slegate lungo la strada e dove un semaforo giallo significa ‘rallenta’ e non ‘accelera’. L’acqua è ovunque, ma è l’unico prodotto nei supermercati con l’etichetta in inglese, imbottigliata per i turisti. Ciao, stammi bene!”

Ph. Luca Arena
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3. Qual è un oggetto dal quale non si separerebbe mai (esclusa la sua macchina fotografica)? Che emozioni le suscita?

Una cinepresa Super 8 Canon modello 310 XL del 1975. Quando qualche anno fa venne a mancare mio nonno Dante, trovai per caso una sua fotografia mentre stava girando un filmino in Super 8 con quella macchina… Ne rimasi folgorato! Da qualche anno la porto sempre con me nei viaggi più lunghi e ogni volta mi sorprendo di come si possa racchiudere una o due settimane di viaggio in una pellicola della durata di 3’20’’! Tra girato e sviluppo-digitalizzazione passano quasi sempre almeno 2 mesi, ma questa lentezza e questo desiderio di attesa del risultato mi generano molta calma interiore ed è una sensazione che adoro ricercare.

Ph. Luca Arena
Ph. Luca Arena

Luca Arena ha studiato economia e marketing presso l’Università di Pisa e oggi si dedica a viaggi e reportage fotografici. Molto legato, anche a causa del suo daltonismo, al tema dei colori e alla loro percezione, ama fotografare contesti urbani e suburbani isolandoli dall’ambiente circostante. Ha all’attivo diverse mostre personali e pubblicazioni. Predilige il grande formato di stampa, la carta a uso manifesto e i luoghi espositivi all’aperto, soprattutto se grigi e impersonali, per dar loro una nuova e viva importanza.

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